App IO è un progetto open source che nasce con l’obiettivo di mettere a disposizione di Enti e cittadini un unico canale da cui poter usufruire di tutti i servizi pubblici digitali.
Il progetto si inserisce all’interno della strategia del Governo italiano per la cittadinanza digitale e rende concreto l’articolo 64bis del Codice dell’Amministrazione Digitale (decreto legislativo 7 marzo 2005, n. 82) che istituisce un unico punto di accesso per tutti i servizi digitali erogato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri.
Dal 28 febbraio 2021, quindi, le amministrazioni pubbliche hanno dato il via alla migrazione e all’integrazione dei propri servizi digitali anche su App IO.
Storia e mission
Nel marzo 2019, l’App è stata rilasciata in versione closed beta ad un campionario di duemila cittadini invitati dagli Enti che per primi hanno aderito al progetto (ACI, Comuni di Milano, Torino, Palermo, Ripalta Cremasca e Valsamoggia). Dopo circa un anno, nella primavera del 2020, IO è finalmente atterrata sui principali store in versione open beta, quella attualmente scaricabile.
Il fatto che l’App risulti ancora in versione beta, quindi non definitiva, sta ad indicare proprio quello che è l’intento con cui è stata sviluppata IO: quello di essere un progetto collettivo, un “bene comune” ideato insieme ai cittadini partendo dall’analisi delle loro esigenze e in continua evoluzione grazie al contributo costante degli utenti.
Società
App IO è in carico a PagoPA S.p.A., società interamente partecipata dallo Stato e creata allo scopo di ampliare la diffusione dei pagamenti digitali e dare impulso alla digitalizzazione dei servizi pubblici in Italia.
Accesso e download
È possibile accedere ad IO tramite SPID o CIE (clicca sul metodo che ti interessa per aprire il video tutorial su come effettuare l’accesso).
L’app è disponibile su Google Play e App Store. Un’ulteriore versione webapp sarà presto disponibile e consentirà ai cittadini di accedere dal proprio laptop, utilizzando il browser.
L’App è e sarà sempre gratuita, il download è disponibile a tutti e non ha blocchi geografici; questo significa che anche i cittadini italiani che vivono all’estero possono accedere ai servizi di IO purché siano dotati di SPID o CIE.
Vantaggi per i cittadini
- ricevere tutti i messaggi della Pubblica Amministrazione sul proprio smartphone, personalizzati e con la possibilità di gestirli in un archivio;
- gestire i propri contatti di recapito da un unico punto, con la facoltà di scegliere in ogni momento da quali servizi farsi contattare;
- essere sempre aggiornati sulle scadenze verso la Pubblica Amministrazione (es. carta d’identità, permesso ZTL, bandi per iscrizione ai nidi etc.), aggiungendo i promemoria nel proprio calendario personale con un semplice clic
- ricevere avvisi di pagamento, con la possibilità di pagare servizi e tributi dalla app in pochi secondi;
- effettuare pagamenti verso la Pubblica Amministrazione attraverso pagoPA, in perfetta sicurezza e con diversi metodi di pagamento supportati (carte di credito, bancomat, PayPal, ecc.);
- portare sempre con sé lo storico delle operazioni e le relative ricevute di pagamento;
- eleggere direttamente dalla app il proprio domicilio digitale (ad esempio per ricevere le raccomandate a valore legale presso un indirizzo PEC);
- richiedere bonus e sconti, legati a iniziative o programmi specifici.
Vantaggi per le Pubbliche Amministrazioni
- avere la certezza dell’identità del cittadino - per contattare un cittadino tramite IO è infatti sufficiente che l’Ente conosca il suo codice fiscale;
- valorizzare e accrescere la visibilità dei propri servizi digitali;
- comunicare e gestire le scadenze e ricevere pagamenti elettronici con maggiore facilità;
- inviare, ottenere e gestire documenti (atti, notifiche, certificati) in modo semplice ed efficiente;
- gestire le preferenze di ogni cittadino in modo centralizzato;
- ridurre i costi di gestione (delle notifiche, dei pagamenti, ecc.);
- facilitare i pagamenti e ridurre i costi di recupero dei crediti.
- garantire privacy e sicurezza rispettando pienamente le prescrizioni della normativa vigente, incluse le indicazioni del regolamento GDPR.