AgID e CERTa

Lo sviluppo digitale nazionale è, nell’ultimo decennio, uno dei punti centrali nelle agende di tutti i principali governi europei.

Non è da meno l’Italia, la quale, tuttavia, ha dovuto far fronte a un utilizzo di internet da parte di cittadini e delle imprese ampiamente al di sotto della media europea.

Per contrastare questa tendenza, nel giugno del 2012 è stata istituita dal governo Monti l’Agenzia per l'Italia Digitale (AgID), un organo che si pone come obiettivo quello di “contribuire alla diffusione dell'utilizzo delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione, favorendo l'innovazione e la crescita economica”.

Sulle direttive dell’Agenda Digitale Europea – uno dei sette punti della strategia europea Europa 2020, la quale indicaa gli obiettivi di crescita dell’UE fino al 2020 – l’Italia ha quindi sviluppato un’Agenda Digitale Italiana, elaborata in collaborazione con la Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome.

Nel 2015, il Consiglio dei Ministri ha approvato i primi due importanti programmi strategici per il Paese:

Nel 2017, sulla base delle indicazioni fornite dalle Strategie per la Crescita Digitale, l’AgID, in unione al commissario straordinario del governo per l’attuazione dell’agenda digitale, ha formulato un piano triennale per l’informatica nella pubblica amministrazione 2017 - 2019.

L’operazione è stata ripetuta nel 2019:

piano triennale per l’informatica nella pubblica amministrazione 2019 - 2021;

e, dopo l’istituzione del Dipartimento per la trasformazione digitale (DTD) – che va a proseguire il lavoro del commissario straordinario del governo per l’attuazione dell’agenda digitale (2017/2019) – nel 2020:

Piano Triennale per l’informatica nella Pubblica Amministrazione 2020 - 2022.

 

CERT

Con la diffusione del digitale, è presto sorta anche la necessità di creare degli efficaci sistemi per la sicurezza informatica.

Il primo CERT – acronimo di Computer Emergency Response Team (squadra per la risposta ad emergenze informatiche) – nasce il 2 novembre 1988 negli Stati Uniti d’America a seguito di un incedente informatico che inetto circa sessantamila computer (che a quell’epoca rappresentavano circa il 10% di tutti i computer connessi alla rete).

Da allora, i CERT sono cresciuti sempre di più, sviluppandosi e articolandosi contestualmente alla crescita esponenziale che ha avuto la rete informatica.

Ad oggi, i CERT rappresentano la parte principale di tutte le organizzazioni finanziarie, oltre che delle aziende che operano con dati sensibili e degli stati.

In Italia, dal marzo 2014 al maggio 2020, ha operato CERT-PA, organo di tutela della Pubblica Amministrazione. Nel 2020, questo è confluito nel CERT-AgID, il cui compito è quello di supportare le pubbliche amministrazioni nella prevenzione e nella risposta agli incidenti di sicurezza informatica”.

Per coordinare tutte le attività di sicurezza informatica, inoltre, il 4 agosto 2021 il governo Draghi ha istituito l'Agenzia per la cybersicurezza nazionale.

Un altro CERT particolarmente operativo è quello di Posteitaliane, fondato nel 2013 e attivo 24/7. Oltre alla protezione del patrimonio digitale dell’azienda, il CERT-Posteitaliane è impegnato in un continuo scambio di informazioni con le forze dell’ordine e tutte le organizzazioni, nazionali ed internazionali, operanti all’interno della lotta contro il cybercrime.

Nell’anno 2020, il CERT di Posteitaliane ha segnato i seguenti numeri:

  • 16423 vulnerabilità identificate
  • 448 minacce individuate
  • 719 usi illeciti del brand bloccati
  • 403 831 eventi di sicurezza rilevati
  • 23 000+ e-mail sospette analizzate