Truffa trading online

Navigando sul web, sarà capitato a tutti di imbattersi in banner che propongono ingenti guadagni in cambio di piccole somme investite attraverso il c.d. “trading on line”, una forma di speculazione sui mercati finanziari che avviene utilizzando i servizi offerti da un broker per via telematica: titoli finanziari vengono acquistati e venduti con l’obiettivo di guadagnare sulla differenza di prezzo tra acquisto e vendita. 

Si tratta di investimenti in borsa che possono essere effettuati comodamente dal proprio computer di casa utilizzando la piattaforma ed aprendo un account presso un broker finanziario ovvero una banca, società di intermediazione mobiliare o società specializzate nel trading online che acquistano e vendono i titoli per conto dei loro clienti (cosiddetti “traders”) chiedendo una commissione a titolo di remunerazione per le operazioni che eseguono.

Poichè non si può operare direttamente sui mercati finanziari, il trading online si può fare solo tramite un broker ragione per cui la scelta dell’intermediario è di fondamentale importanza.  

Non è infrequente infatti che truffe vengano poste in essere da società di intermediazione che agiscono in assenza di autorizzazione, promettendo affari sicuri e così ottenendo i soldi dai risparmiatori che confidano in facili guadagni.

Il contatto può avvenire tramite email, con la quale viene chiesto di inserire in nostri dati tipo nome, cognome e carta di credito, oppure, telefonicamente, potremmo ricevere chiamate con cui dei broker, in maniera insistente ed aggressiva, ci propongono di aprire un conto su di una piattaforma, rassicurandoci sul fatto che non correremo rischi e potremo tornare sui nostri passi in qualsiasi momento.

Ci sono tuttavia indici rivelatori che è possibile captare per non incorre in errore e venire truffati.

Solitamente, i broker “truffaldini” promettono infatti guadagni “garantiti” anche senza che tu sappia nulla di finanza e propongono strumenti finanziari ad alto rischio ed elevata redditività che consentono loro di avere un ingente margine a discapito del trader.

La loro proposta è sempre la stessa e simile a questa: “Investi i tuoi soldi e riceverai una rendita mensile garantita del 20-30-40-50%”.

Cari lettori, i guadagni garantiti non esistono poiché nessun professionista può sapere con certezza ed in anticipo se una data operazione di trading o un investimento di qualsiasi tipo potrà generare profitti o perdite.

Non è infrequente, poi, che questi broker offrano anche“bonus di ingresso” molto allettanti con lo scopo di attirare il malcapitato ed indurlo ad accettare i loro servizi non tuttavia fornendo alcuna formazione al futuro trader.

Altro segnale tipico è quello del “rimborso” per cui viene promesso che eventuali perdite verranno risarcite.

Le storie rese da chi si è imbattuto, per scelta o per occasione nel trading online, si dividono tra chi è stato truffato scegliendo broker non autorizzato e regolamentato e perdendo molti soldi, e chi ce l’ha fatta preparandosi e studiando i mercati finanziari.

Un broker è autorizzato quando opera rispettando le severe normative europee che tutelano gli investitori ed è iscritto nell'elenco delle SIM (società di intermediazione mobiliare) tenuto dalla CONSOB che è un organismo di vigilanza che ha il compito di garantire che i soldi dei trader siano gestiti da società munite di abilitazione.

Occorre, quindi, sempre verificare prima l’affidabilità del broker prescelto consultando l’elenco delle imprese di investimento sul sito internet della Consob, ovvero, sul sito della Banca di Italia, il numero di autorizzazione,nonché l’eventuale presenza di segnalazioni a carico dello stesso per pratiche scorrette, il sito internet, dove ha la sede, svolgendo anche verifiche sul web attraverso la consultazione di forum, blog ecc. 

Se ritieni di essere stato truffato nello svolgimento di attività di trading online, potrai presentare denuncia alle autorità nonché segnalare il soggetto alla Consob.

E’ tuttavia bene sapere che si potrà parlare di truffa solo se il trader è stato effettivamente vittima di raggiri, come ad esempio, se il broker ha incassato i soldi senza effettuare alcun investimento, oppure, se il broker ha trattenuto per sé più di quanto pattuito, oppure ancora, se i titoli proposti erano inesistenti.

Se il trader ha sbagliato il suo investimento e ha perso tutto, ci sarà poco da fare, anche se, nel caso in cui l’intermediario non sia iscritto negli appositi elenchi, potrà essere sempre sporta denuncia per il reato di esercizio abusivo di servizi e attività di investimento punito con la reclusione fino ad un massimo di otto anni (art. 166 del Testo unico della Finanza – Tuf).

E’ inoltre opportuno essere consapevoli del fatto che, nel caso di truffa, recuperare i soldi è altrettanto difficile per cui si consiglia di operare non con bonifico bancario ma con carta di credito che consente, in determinate circostanze, di contestare gli addebiti.